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martedì 5 settembre 2017

L'INCUBO DI DANIELE:"NON SONO IO IL LADRO DEL CENTRO SPORTIVO", LEGGI QUI L'INCREDIBILE STORIA

Sembra la trama di un film, ma è tutto vero: Daniele Alecci, conosciutissimo qui a Casteggio, ne è stato suo malgrado protagonista. Tutti sanno quanto è successo domenica notte verso le due, quando c'è stato un furto al centro sportivo: il guardiano notturno ha chiamato i carabinieri, una pattuglia è subito accorsa ed ha trovato due persone. Arrestandole e portandole in caserma convinti che fossero gli autori del furto (clicca qui per vedere un pezzo su questo episodio). Uno di questi era Daniele Alecci, l'altro era un uomo di pari età. Si pensava fossero complici, in realtà non si conoscono nemmeno, sentite qui la sua versione dei fatti: "Davvero, è una storia assolutamente pazzesca. Ora che la racconto mi trovo a casa di mio padre, mi hanno rilasciato a piede libero proprio questo pomeriggio, dopo che ho passato due notti in cella in attesa della sentenza- spiega al telefono il 35enne casteggiano, che attualmente risiede ad Oliva Gessi assieme alla famiglia -Come ha detto il maresciallo dei carabinieri, mi sono trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ora voglio che la gente sappia tutta le verità, purtroppo sul giornale è uscito subito il mio nome". Ecco il suo racconto: "Sono andato a trovare il guardiano notturno del centro sportivo, che è mio grande amico, e successivamente mi sono recato a suonare il citofono alla casa di mia sorella, che risiede nelle immediate vicinanze. Non era a casa e, siccome non mi funziona più il telefono cellulare, mi sono incamminato per raggiungere le cabine telefoniche situate in viale Giulietti e telefonare a mio padre affinchè mi venisse a prendere. Proprio in quel momento sono arrivati a carabinieri: ho visto l'autore del furto proprio davanti a me, aveva il passamontagna ed uno zainetto dove conservava piede di porco ed altri oggetti utilizzati per il colpo. I carabinieri non hanno perso tempo e mi hanno fatto salire in macchina, senza nemmeno ascoltare le mie spiegazioni nè quanto lo stesso guardiano notturno stava cercando di spiegare, ovvero che si trattava di un incredibile equivoco- racconta Daniele Alecci -Mi hanno portato in caserma e sono stato rinchiuso in cella,dove ho aspettato il processo che per una serie di motivi ha ritardato. Mi hanno subito rilasciato, in quanto non ho assolutamente commesso il fatto. L'altra persona che hanno preso con me, e che risiede a Cantù, è stata invece condannata". Una storia davvero incredibile: "Si pensi pure che uno dei gestori del centro sportivo è mio parente...Mai penserei di fare una cosa del genere, anche perchè io lavoro regolarmente presso una ditta di Robbio e non ho bisogno di rubare. Davvero è una situazione pazzesca- chiarisce Daniele -Voglio che tutti sappiano che si è trattato di un grosso sbaglio e che sono una persona pulita, è un episodio difficile anche solo da immaginare".