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giovedì 27 luglio 2017

SERVONO A SALVARE DELLE VITE, LEGGI QUI

Quello nella foto sopra, situato al Pistornile nella piazza della chiesa San Pietro Martire, è uno dei sei defibrillatori collocati sul territorio casteggiano: gli altri si trovano presso la scuola elementare, a Mairano, in viale Giulietti, presso il centro sportivo comunale, alle scuole medie e uno è installato sulla macchina dei vigili urbani, pronti dunque ad intervenire in caso di urgenza. Nelle strutture pubbliche dove si possono reperire i defibrillatori ci sono anche persone che hanno seguito appositi corsi per utilizzarlo, corsi dove operatori specializzati della Croce Rossa Italiana hanno insegnato tutte le nozioni fondamentali. Ma se una persona comune, che non ha precedentemente seguito questi corsi di formazione, fosse chiamato ad intervenire? <<Ogni anno 1 persona su 1000 è colpita da un arresto cardiaco improvviso.Se paragoniamo questo dato alla nostra realtà il dato diventa impressionante: 

-circa 7 persone all'anno solo nel nostro Comune;

-circa 500 persone nella provincia di Pavia; 

-circa 60000 in Italia. 

Questo evento drammatico non è preceduto da alcun segnale premonitore e può potenzialmente colpire qualsiasi persona, sotto sforzo o a riposo, con o senza patologia cardiaca nota, giovane o anziano- si legge nel sito internet del comitato locale della Croce Rossa Italiana -
Una rianimazione cardiopolmonare efficace e precoce, associata ad un'altrettanto precoce defibrillazione può permettere al cuore di ripartire determinando la salvezza della persona colpita, limitando persino i danni cerebrali dovuti alla mancanza di ossigeno>>. Ci sono poi delle preziose ed importanti informazioni relative alla defibrillazione, diffuse on line direttamente dagli operatori dell'Azienda Regionale Emergenza Urgenza: 
Come funziona un defibrillatore?Quando il DAE, dopo esser stato applicato alla vittima in arresto cardiaco,  riconosce una fibrillazione ventricolare, che è un’aritmia maligna del cuore, eroga una scarica elettrica che resetta il muscolo cardiaco e ne interrompe l’aritmia.

5 fasi essenziali da seguire quando si utilizza un DAE: Accendere il dispositivo;Collegare i cavi delle piastre al defibrillatore; Attaccare le piastre adesive sul torace del paziente; Consentire l’analisi del ritmo; Premere il pulsante shock se espressamente indicato dalla macchina.

Utilizzare il DAE è una manovra difficile oppure sono tutti in grado di farla?
I DAE sono semplici da utilizzare in quanto è la macchina stessa che, attraverso una voce elettronica, guida passo per passo l’operatore. Il DAE stabilisce se è necessario erogare la scarica elettrica e suggerisce con messaggi vocali le successive modalità di intervento sulla vittima.
È sempre importante ricordare come la sola defibrillazione possa avere un’efficacia limitata: è importante che venga associata anche ad un corretto massaggio cardiaco.
È necessario un corso per utilizzare il DAE?
Sì. Per l’utilizzo è previsto un breve corso al termine del quale, superata una prova, viene rilasciato un certificato.
Quanto dura un corso che insegna come utilizzare un DAE? Quali argomenti vengono trattati? Dove si svolgono?

La durata di ogni corso è di circa 5 ore. Gli argomenti sono i criteri di identificazione dell’arresto cardiaco, le manovre di rianimazione di base ( massaggio cardiaco), il funzionamento e l’utilizzo del DAE. I corsi sono tenuti presso i centri di formazione accreditati dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (www.areu.lombardia.it)Per utilizzare correttamente il DAE occorre essere guidati da parte degli operatori del 118?In qualsiasi caso, è necessario, prima di tutto, effettuare la chiamata di emergenza al numero 118 per l’attivazione immediata dei soccorsi. Nel caso una persona non abbia sostenuto il corso, saranno gli operatori della centrale a guidarla nell’effettuazione del massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Al contrario, se una persona ha effettuato e superato il corso di rianimazione cardiopolmonare di base con  l’uso di un DAE, potrebbe riuscire autonomamente a gestire il primo soccorso. È fondamentale però che vi sia il costante collegamento con l’operatore del 118.Dopo quanto tempo dall’arresto cardiaco la vittima deve essere sottoposta alle pratiche di rianimazione?Sulla vittima occorre intervenire il prima possibile in quanto bisogna considerare che un arresto cardiaco, non prontamente trattato, comporta, entro 10 minuti, danni cerebrali irreversibili.


Quale legame intercorre tra defibrillazione e massaggio cardiaco?
Sono manovre e procedure legate tra loro. In caso di arresto cardiaco il solo massaggio non permette al ritmo del cuore di essere riconvertito, ma permette di mantenere un’irrorazione sia del cuore che del cervello. Grazie alla rianimazione le cellule sono in grado di avere una certa energia in quanto ricevono sangue ossigenato. La fibrillazione, che è una alterazione elettrica, ha bisogno di un intervento di tipo elettrico per essere riconvertita.

Il DAE è sempre efficace? Quanto è affidabile?
In un paziente in arresto cardiaco non necessariamente deve essere erogata la scarica dal defibrillatore. Quando è presente una fibrillazione ventricolare il DAE decide di erogare la scarica elettrica, ma ciò non equivale sistematicamente ad un ripristino dell’attività cardiaca spontanea. L’utilizzo del DAE è solo un primo passo, occorre poi proseguire con le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
In termini di affidabilità i DAE hanno raggiunto un grado assai elevato di precisione permettendone l’utilizzo anche ad operatori non sanitari e poco esperti.
Vi sono precauzioni da tenere presenti quando si utilizza il DAE?
Sì. La persona alla quale viene erogata la scarica del DAE non deve essere bagnata in quanto potrebbe verificarsi una dispersione di corrente elettrica; si raccomanda pertanto di asciugare il torace della vittima prima di procedere alla defibrillazione.
La persona che invece utilizza il DAE ed effettua la procedura di defibrillazione deve sincerarsi di non essere a contatto con la vittima. Potrà tornare a toccare la vittima solo dopo che la macchina avrà emesso l’apposito segnale acustico di termine procedura.
Dove posso trovare oggi un DAE?
Attualmente i DAE si possono trovare anche in luoghi pubblici come stazioni ferroviarie, aeroporti, centri commerciali, centri sportivi, piste da sci oppure presso aziende o fabbriche. È in sviluppo un progetto che prevede l’installazione anche presso delle farmacie soprattutto in aree rurali.
Sono contenuti all’interno di teche o custodie segnalate dall’apposito segnale di colore verde e bianco.
Come riconosco la presenza di un DAE?
Nei luoghi pubblici i DAE sono facilmente riconoscibili grazie ad una segnaletica semplice e universalmente riconosciuta; è stato disegnato un simbolo riconoscibile a livello europeo che consente di identificare rapidamente il luogo dove viene conservato il DAE.

Quante sono le persone ogni anno colpite da arresto cardiaco improvviso?
In Italia le malattie cardiovascolari sono la causa di oltre il 41% dei decessi mentre le morti cardiache improvvise, in cui il decesso avviene entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi, colpiscono ogni anno tra i 45.000 e i 60.000 italiani.
I fattori che incidono positivamente sulle probabilità di sopravvivenza delle vittime sono strettamente dipendenti dalla precocità di intervento, dal ritmo sottostante e dal successivo trattamento. Un inizio precoce delle manovre di rianimazione è una condizione necessaria per salvare la vita di una persona.

Cosa è la catena della sopravvivenza?
Viene chiama catena della sopravvivenza un insieme di procedure, strettamente interconnesse, che permettono di gestire nella modalità corretta l’arresto cardiaco.
Si divide in quattro fasi concatenate tra loro:
  • Riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco e attivazione immediata del sistema di soccorso di emergenza
  • Inizio della rianimazione cardiopolmonare precoce
  • Defibrillazione precoce
  • Inizio del soccorso avanzato e trattamento post rianimatorio