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domenica 10 settembre 2017

VOGHERA PENSA AL REGOLAMENTO, CASTEGGIO CI È ARRIVATA PRIMA

  A livello provinciale Voghera detiene il primato del numero di videopoker per abitanti e della spesa pro capite, che supera i duemila euro: giovedì in piazza Duomo si terrà una manifestazione contro la ludopatia. Nel frattempo la sezione vogherese della Lega Nord per chiedere al Comune l'istituzione di un regolamento che disciplini l'orario di utilizzo dei videopoker, in modo da limitarne l'accesso solo in determinati momenti della giornata e non illimitatamente come succede ora. "Ma in tutto questo Casteggio che c'entra?" si staranno chiedendo in molti: Casteggio c'entra, se si pensa che già da qualche anno qui da noi il regolamento chiesto  dalla Lega vogherese è già in vigore. A Casteggio il Comune ha stabilito che i videopoker restino accesi dalle ore 9 alle 12, poi dalle 18 alle 23, per tutto il resto della giornata devono restare spenti. Da una parte il provvedimento ha limitato il numero di giocate raggiungendo il suo scopo, ovvero evitare che i giocatori più incalliti si rovinino, ma dall'altra va detto che basta spostarsi di qualche chilometro (tipo a Fumo o Montebello della Battaglia) per trovare videopoker tutto il giorno. "C'è da dire poi che, con lo spegnimento delle macchinette, abbiamo perso gran parte dell'indotto che ci portavano i clienti affezionati- spiega il titolare di un bar tabaccheria -C'è qui giocava e prendeva le sigarette, oppure beveva il caffè od un amaro... Personalmente, tra incassi dei videopoker ed altro, ci ho perso quasi mille euro al mese". Marco Gatti, che gestisce il centro sportivo per conto della società Movimento Acqua, lancia una proposta: "Perché non istituire un badge personale per chiunque intenda giocare ai videopoker? Si tratterebbe di una tessera prepagata, che previo registrazione sarebbe fornita al giocatore da esercizi pubblici tipo banche ed uffici postali. Un sistema del genere avrebbe molti vantaggi- spiega Marco Gatti -Prima di tutto il ludopatico, ovvero colui che ha delle problematiche legate al gioco d'azzardo, non avrebbe nemmeno la possibilità di giocare, poiché un certificato sanitario attesterebbe la sua patologia e per questo motivo non gli sarebbe data nemmeno la tessera. Che logicamente non sarebbe data nemmeno ai minorenni. E non ci sarebbero poi nemmeno furti a bar e tabaccherie che hanno i videopoker, poiché dentro queste apparecchiature non sarebbero più conservate le monete dei giocatori".