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venerdì 3 novembre 2017

"A MOMENTI NE PRENDEVO SOTTO UNO, MA E' POSSIBILE CHE LORO POSSANO GIRARE COSÌ AL BUIO?"

4 novembre 2017


4 novembre 2017 
Un lettore di Blog Casteggio si sfoga: "Ieri pomeriggio stavo tornando da Pavia ed avevo passato il ponte di Bressana Bottarone. Saranno state verso le 18, a quell'ora c'era già una certa oscurità. Non mi sono nemmeno accorto che stavo per prendere sotto una persona in bici a lato della strada, per fortuna i fari delle altre macchine mi hanno fatto notare che c'era qualcosa in movimento alla sinistra della mia vettura. Il ciclista non aveva alcun fanale ne davanti ne dietro sul retro, ne catarifrangenti sui pedali, indossava un giubbotto scuro e pure un cappuccio in testa. Praticamente con l'oscurità era invisibile. Si trattava di un ragazzo di colore. Ora dico io: possibile che noi automobilisti rischiamo multe salate qualora si bruci un faro della macchina, mentre come nel caso che ho appena citato ci sono persone in bici assolutamente non visibili, con tutti i rischi conseguenti di investirli e causare incidenti? Non dico di multarli, perchè soldi non ne avrebbero nemmeno, ma almeno sequestrargli il mezzo sarebbe la cosa più opportuna. Possibile che nessuna pattuglia delle forze dell'ordine li abbia mai incrociati?". Gli extracomunitari si spostano in bici per raggiungere i parcheggi dei supermercati nei paesi limitrofi, ad esempio quelli di Voghera vengono a Casteggio e viceversa, per chiedere qualche spicciolo di elemosina. Questo perchè l'accattonaggio è proibito e, qualora venissero pescati dai carabinieri a farlo nel Comune attualmente sono collocati, i richiedenti asilo rischierebbero di essere trasferiti altrove ed avere ulteriori ritardi nell'eventuale ottenimento del permesso di soggiorno.

3 novembre 2017

Ci sono anche dei casteggiani, almeno due, tra le persone che sono finite in mezzo alla truffa messa in piedi da un società vogherese e che ha coinvolto un centinaio di risparmiatori. La Guardia di Finanza di Pavia ha sgominato una banda di truffatori che, paventando una certa competenza in ambito finanziario, riusciva a convincere le vittime ad effettuare investimenti di centinaia di euro, investimento che avrebbe fruttato poi introiti molto più consistenti. Nello specifico, una signora casteggiana ha investito 600 euro con cui la società prometteva di comprare l'equivalente in lingotti d'oro. Cosa che non è mai avvenuta; la Guardia di Finanza, al termine di un'operazione complessa, ha rilevato che i componenti di questa società fittizia avevano incassato complessivamente ben 2,5 milioni di euro, provenienti da centinaia di risparmiatori di tutta Italia, Si spacciavano come membri di una società affiliata ad un'altra realmente autorizzata ad operare nel mercato del trading finanziario, ma in realtà si trattava di operazioni fittizie.