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lunedì 16 ottobre 2017

AL VIA LA DUE GIORNI CASTEGGIANA PRO REFERENDUM, PARLA IL SINDACO

Comincia questa sera la due giorni casteggiana dedicata al prossimo referendum del 22 ottobre, quando gli elettori lombardi saranno chiamati ad esprimere il proprio parere riguardo all'autonomia della regione dove risiedono. Questa sera alle ore 21, presso il centro sportivo comunale, la sezioni locali di Lega Nord e Forza Italia organizzano un incontro pubblico con diversi relatori allo scopo di promuovere il Si al quesito referendario (che sarà questo “Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”). A tal proposito ieri mattina gazebo al mercato promosso dalla Lega Nord e presenza del camper informativo targato Angelo Ciocca, europarlamentare leghista. Domani sera, alle ore 21, dibattito pubblico presso la Certosa Cantù alla presenza di Alessandro Cattaneo, commissario provinciale di Forza Italia, ed altri esponenti politici. Il convegno di domani sera sarà introdotto dal sindaco Lorenzo Callegari: "Una volta che hai espresso il tuo parere favorevole all'autonomia, la Regione proporrà allo Stato l'autorizzazione ad intraprendere le procedure per attuarla. Detto questo, sono per il si perché in tal modo, se si dovesse istituire l'autonomia fiscale, resterebbero sul territorio quelle risorse che ora invece vengono trasferite allo Stato centrale, senza poi avere un ritorno effettivo: nel caso di Casteggio, un terzo del nostro bilancio comunale va allo Stato- afferma il sindaco Callegari, che non nasconde tuttavia delle perplessità -Abbiamo strade in pessime condizioni ed obiettivamente al momento ci sarebbero altre cose prioritarie rispetto ad un referendum, non mi sembra che sia il momento in cui si debba sprecare risorse.  È bene tuttavia specificare ancora una volta che, con la vittoria del Si al referendum, questi soldi non resteranno automaticamente qua, bensì comincerà l'iter per richiedere l'autonomia: sarà il Parlamento e dunque lo Stato a decidere se istituirla ufficialmente oppure no. L'obiettivo dei partiti politici che si sono schierati per il si, ed io faccio parte di un gruppo che appoggia questa scelta, è quello di portare il maggior gente possibile a votare per dare un certo peso alle richieste che saranno avanzate". Il referendum del prossimo 22 ottobre è di tipo consultivo, non esecutivo e senza quorum.